venerdì 29 novembre 2013

Anisakis, paura e cucina giapponese (Parte Seconda)

Rieccoci a parlare dell'anisakis e del perchè se ne parli tanto pur non avendo una incidenza ragionevole sulla popolazione.
Riporto a dovere di cronaca questo breve spunto da una pubblicazione del Consiglio Superiore della Sanità del 2003 (quindi 10 anni fa):

"Attualmente i casi documentati in Italia di infezione da larve Anisakidae sono estremamente rari; finora è stato documentato un solo caso in Sicilia, anche se probabilmente molte infezioni non sono state diagnosticate correttamente. È dunque probabile che l’infezione
sia ben più diffusa tra la popolazione, ma sottostimata perché non sospettata e perché la
diagnosi non è semplice. Ne consegue che l’anisakiasi, presente soprattutto in Asia, nel
nostro Paese rappresenta più un problema annonario che di sanità pubblica. Infatti le
notevoli dimensioni dei vermi rendono il prodotto ittico parassitato non commerciabile o causa di deprezzamento"


La situazione naturalmente era sottostimata all'epoca ma penso che i casi di anasakidosi siano talemente rari che tutto il clamore mediatico che c'è attorno sia architettato ai fini di creare paura verso la cucina giapponese e quella del crudo. Perchè? Sicuramente l'anasakidosi è una malattia terribile che spesso può essere curata solo con l'asportazione chirurgica delle larve. Ma se è così rara perchè tutto questo clamore?
Non sarà che si cerca di "favorire" la cucina nostrana che sta perdendo terreno verso quelle etniche? Non dimentichiamoci che è molto più facile prendersi la salmonella in una tranquilla pizzeria italiana (cosa successa personalmente a me da ragazzo) che prendersi l'anisakis. Se qualcuno si prende la leptospirosi non fa tanta notizia (almeno 600 casi all'anno) come mai?
Io ho fatto un corso di HACCP e so perfettamente che un alimento se trattato come si deve non da problemi quindi ci tocca fidarci di chi abbiamo davanti come in tutti i casi della vita. Ricordatevi anche che un ristoratore non ha nessuna intenzione che voi stiate male. E poi potete rendervi conto anche voi se un posto vi ispira fiducia oppure no!
Un altro aspetto che spesso si trascura è che gran parte del pesce che si usa per il sushi arriva già abbattuto in italia e quindi i rischi sono ancora minori.
Quindi gli allarmismi ingiustificati francamente non mi piacciono. Cerchiamo sempre di stare attenti e nel dubbio conviene sempre soprassedere come per qualsiasi altro alimento, né più né meno.

Passiamo ai consigli pratici: fare il sushi a casa è uno sbattimento. Quindi dovendo congelare il pesce perchè non tagliarlo già a fettine pronte per creare i nigiri o i maki? Io faccio così. Compro il pesce freschissimo (attenzione che non sia decongelato!!!), lo pulisco e lo sfiletto. Taglio le fettine e le dispongo in una busta da freezer in cui creo il sottovuoto e le metto nel congelatore. Il giorno prima di utilizzare il pesce metto le buste nel frigo così che non ci siano troppi sbalzi di temperatura.Basta preparare il riso sushi e il gioco è fatto!

Per finire vi ricordo che il pesce crudo è forse l'alimento più sano del mondo a detta di tutti i ricercatori liberi del mondo quindi EVVIVA IL PESCE CRUDO ed EVVIVA LA CUCINA GIAPPONESE!!! ^_^
Sashimi : © - Alpha - Creative Commons


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